Economia e Fisco

Che cosa è l’assicurazione dei crediti commerciali?

L'assicurazione dei crediti commerciali è un servizio svolto da compagnie assicurative specializzate, generalmente monoramo, e si basa sulla valutazione preventiva degli acquirenti a cura dell'assicuratore. Riguarda la copertura del rischio di perdita definitiva, originato da insolvenza e/o di mancato pagamento di crediti commerciali a breve termine, sorti nei confronti di operatori economici, a seguito di contratto di fornitura o prestazione di servizi.

Il contratto è stipulato dal fornitore nel proprio interesse, a differenza di ciò che accade con le Cauzioni, e prevede uno scoperto obbligatorio (la vigente normativa non consente all'Assicuratore di concedere copertura al 100% - generalmente si oscilla tra l'80 ed il 90%).
A differenza delle polizze assicurative di altri rami, la stipula del contratto non rende automatica la copertura; è necessario che il fornitore avanzi formale richiesta del fido per ciascun debitore (limite di credito o limite massimo assicurabile).

Acquisto casa direttamente dal costruttore: consigli, vantaggi e svantaggi

ACQUISTARE CASA DAL COSTRUTTORE?

 

Acquistare una casa in costruzione può presentare aspetti positivi e aspetti negativi.

Da un lato è fuori discussione il risparmio sul prezzo di acquisto dell’immobile: siamo almeno intorno al 10-20%. Dall’altro dobbiamo riconoscere l’esistenza di qualche rischio: dallo slittamento della data di consegna  al pericolo che l’impresa edile fallisca e che l’acquirente perda le somme versate come anticipo.

Nel caso in cui il costruttore fallisca prima della stipula dell’atto di trasferimento della proprietà, che di solito avviene quando i lavori sono terminati, solo i creditori dotati di garanzie reali sull’immobile (come la banca che ha finanziato la costruzione con ipoteca) potranno far valere le proprie ragioni.

A quanto ammontano le nuove tasse introdotte su titoli, polizze vita e fondi di investimento?

Scattano da questo gennaio 2013 le nuove tasse e i nuovi calcoli di pagamento per le imposte sui prodotti finanziari di cui si è titolari. Secondo i nuovi calcoli, su conti deposito, polizze e conti titoli si pagherà lo 0,1% della somma depositata per il 2012 e lo 0,15% dall’1 gennaio 2013.

L’imposta di bollo minima è di 34,20 euro e massima di 1.200 euro; su conti correnti bancari, postali e su libretti postali si pagherà l’imposta fissa di 34,20 euro per le giacenze medie annue superiori a 5 mila euro; su buoni postali cartacei si pagherà lo 0,1% nel 2012 e lo 0,15% dal primo gennaio 2013, con imposta minima di 1,81 euro per buono e senza esenzione per gli importi inferiori ai 5 mila euro, mentre su buoni postali dematerializzati si pagherà lo 0,1% nel 2012 e lo 0,15% dal primo gennaio 2013 dei buoni con la stessa intestazione, superiori ai 5 mila euro.

 

Caratteristiche e novità delle polizze vita riguardanti la liquidazione agli eredi

Stipulando una polizza vita, il contraente sottoscrive un contratto con una compagnia assicurativa, impegnandosi a versare dei premi a fronte dei quali, al verificarsi di un evento futuro, l’assicurazione liquiderà ad un beneficiario il capitale maturato, con versamento in un’unica soluzione o come rendita.

Lo strumento nasce per tutelarsi dal rischio derivante dalla morte dell’assicurato, ma anche come meccanismo per costruirsi una pensione integrativa.

È più conveniente stipulare una polizza assicurazione vita o sottoscrivere un fondo pensione?

Quasi il 60% delle polizze vita individuali italiane offrono garanzie assicurative come la long term care (Ltc), per i casi di sopravvenuta non autosufficienza, la copertura temporanea in caso di morte (Tcm), e altri servizi in caso di infortuni sul lavoro, invalidità totale e permanente, malattie gravio di decesso.

Tutte le polizze vita assicurano una rendita vitalizia, quasi tutti (63 su 65) una rendita vitalizia reversibile e la maggior parte (56 su 65) una rendita certa, vale a dire fissata in un arco temporale tra 5 e 15 anni o fino al raggiungimento degli 85 anni del sottoscrivente.

Ma, tra polizze vita e fondi pensione, quale dei due conviene? Il confronto con altre forme previdenziali mostra che tra i negoziali solo il 10% offre prestazioni accessorie come la Tcm o Ltc, mentre l’82% include garanzie di rendita certa a 5 o 10 anni e rendita controassicurata; tra i fondi aperti solo il 27% presenta coperture rischi aggiuntive e solo il 5% offre prestazioni accessorie alla rendita.

Provvedimento ISVAP che impedisce agli intermediari assicurativi di ricoprire il ruolo di venditore e beneficiario della polizza abbinati a mutui o finanziamenti

Il nuovo provvedimento dell’Isvap (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private) approvato anche dalle associazioni dei consumatori, è entrato in vigore dal 2 aprile 2012. Impedisce agli intermediari assicurativi, incluse le banche, di ricoprire il ruolo, sia di venditori che di beneficiari di polizze assicurative (vita e danni), abbinate ai mutui o finanziamenti: potranno essere stipulate con qualsiasi ente assicurativo e non con quelli suggeriti dall’istituto finanziatore.
Le banche o le finanziarie, dal canto loro, possono vendere le polizze assicurative, ma non possono più usufruirne come beneficiarie e viceversa.

Cosa sono le polizze assicurative Long Term Care?

Tra le polizze di ultima generazione ci sono, e da non moltissimi anni nel nostro paese, le assicurazioni Long Term Care che, come le Dread Disease già prese in esame, nascono dall’esigenza di dare copertura a rischi prima meno percepiti.

Ricordiamo sempre che è dalla percezione che si ha di un determinato rischio, legato magari a modificazioni del panorama socio economico, che nasce l’esigenza di un nuovo prodotto assicurativo e spinge le imprese di assicurazione a studiarne la tariffa.

 

Quali sono le modifiche previste per il contratto assicurativo (auto e vita) introdotte dal decreto legge del 18 ottobre 2012?

Al fine di proteggere il consumatore (contraente debole) e di evitare frodi assicurative anche alla normativa del settore assicurativo (ramo vita e auto) sono apportate delle innovazioni dal Decreto Legge del 18.10.2012 n. 179.

 

Dreceto Legge del 18 ottobre 2012 n. 179

in G.U. del 19 ottobre 2012 n. 245 (supplemento ordinario 194)

Art. 21 Misure per l'individuazione ed il contrasto delle frodi assicurative

1. L'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (IVASS) cura la prevenzione delle frodi nel settore dell'assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, relativamente alle richieste di risarcimento e di indennizzo e all'attivazione di sistemi di allerta preventiva contro i rischi di frode.

Quanto è possibile detrarre del costo dell’assicurazione sulla vita e sugli infortuni nel modello 730

Sui premi versati per i contratti di assicurazione contro il rischio di morte, di invalidità permanente, di non autosufficienza nel compimento di atti quotidiani c’è la detrazione Irpef del 19%. Vediamo i limiti.

Tra le detrazioni fiscali, che consentono al contribuente di ridurre l’imposta sul reddito (Irpef) da pagare e da dichiarare nel modello 730 o nel modello Unico, ci sono le detrazioni Irpef del 19% delle spese per alcuni oneri sostenuti durante l’anno. Tra le detrazioni fiscali del 19% ci sono quelle per le assicurazioni, come previsto dall’art. 15 del TUIR.

La detrazione Irpef sull’assicurazione sulla vita e contro gli infortuni consente di detrarre dall’imposta lorda Irpef calcolata sul reddito complessivo, il 19% delle spese sostenute per i premi di assicurazione aventi ad oggetto:

Cosa succede ai propri risparmi in caso di fallimento di una banca o di una compagnia assicuratrice?

Un vero e proprio incubo non solo per le singole banche ma per tutto il sistema economico con cui si intersecano gli istituti di credito. E’ il fenomeno del “bankrun”, ossia la corsa al ritiro dei depositi bancari allo sportello: si teme che una banca sia insolvente e ritirando in massa i propri soldi si contribuisce in effetti a renderla tale.

Diciamolo subito, è un comportamento emotivo inutile e il motivo è semplice: anche nell’ipotetico caso di default (fallimento) di un istituto di credito, i risparmi dei clienti sono tutelati dal fondo di garanzia. Il Fondo di Garanzia, è un fondo interbancario di tutela dei depositi a cui aderiscono obbligatoriamente tutte le banche italiane e che garantisce la restituzione della liquidità fino a un massimo di 103 mila euro per intestatario di conto corrente.

Seguici su Facebook