Guida passo passo per avviare una nuova attività

Avviare una nuova attività – I primi passi per non sbagliare-

Anche se siamo nel pieno di una profonda crisi economica, non mancheranno mai, per fortuna, le nuove iniziative imprenditoriali che nel medio periodo daranno nuova linfa a tutto il sistema produttivo-economico con un ritorno positivo per il mercato del lavoro.
L’economia italiana oltre ad importanti e prestigiose realtà industriali si è sempre basata su una miriade di aziende individuali e micromprese che da sempre rappresentano la laboriosità e l’inventiva tutta italiana.
Questa breve guida si indirizza a coloro che vogliono avviare una nuova azienda.

Dal punto di vista fiscale, il primo atto formale per chi intraprende un’attività economica, sia di tipo autonomo che imprenditoriale, è quello di segnalarlo all’Agenzia delle Entrate mediante la presentazione di apposita dichiarazione entro 30 giorni dall’inizio dell’attività o dalla costituzione della società. Sostanzialmente, gli adempimenti principali da assolvere sono:

- la richiesta di attribuzione del numero di partita Iva;
- la scelta del regime contabile.
Anche se si tratta di un adempimento di natura amministrativa, si ricorda che entro 30 giorni dall’inizio dell’attività quasi tutte le imprese (sia individuali che societarie) hanno l’obbligo di iscriversi nel Registro delle Imprese e nel Repertorio Economico Amministrativo (REA), registri tenuti presso le Camere di Commercio.
La partita Iva è un codice formato da 11 caratteri numerici: i primi 7 individuano il contribuente attraverso un numero progressivo, i 3 successivi individuano il codice dell’Ufficio, mentre l’ultimo è un carattere di controllo. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, che non fossero già in possesso di un codice fiscale al momento di iniziare l’attività, la partita Iva assume anche valore di codice fiscale. Richiedere la partita Iva è abbastanza semplice e non ha alcun costo. I modelli che si utilizzano sono quelli predisposti per denunciare l’inizio attività (approvati con provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 12 novembre 2002) e sono di due tipi, secondo la veste giuridica del richiedente:
Mod. AA9/7, per le ditte individuali, lavoratori autonomi;
Mod. AA7/7, per i soggetti diversi dalle persone fisiche (società, enti, ecc.).
Essi vanno presentati in uno dei seguenti modi:

a) presentazione diretta (anche a mezzo di persona appositamente delegata) ad un qualsiasi ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate, in duplice esemplare. L’ufficio assegnerà gratuitamente un numero di partita Iva che resterà invariato fino al momento della cessazione dell’attività, anche se dovesse variare il domicilio fiscale. Tale numero deve essere indicato nelle dichiarazioni fiscali, nella home-page dell’eventuale sito web e in ogni altro documento ove richiesto;
b) invio per posta (mediante raccomandata), ad un qualsiasi ufficio locale dell’Agenzia, di un unico esemplare, allegando copia fotostatica di un documento di identificazione del dichiarante. In questo caso le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui sono spedite;
c) invio telematico direttamente dal contribuente o tramite gli intermediari abilitati. In tal caso le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui sono trasmesse telematicamente all’Agenzia delle Entrate. La prova della presentazione è data dalla comunicazione dell’Agenzia, che attesta l’avvenuto ricevimento della dichiarazione. Contenuto delle dichiarazioni Le dichiarazioni devono contenere i dati anagrafici del contribuente e le informazioni inerenti l’attività esercitata. Se varia uno degli elementi indicati nella dichiarazione di inizio attività (ad esempio il domicilio fiscale) il contribuente deve presentare, entro 30 giorni, la dichiarazione di variazione (sugli stessi modelli AA9/7o AA7/7) ad un qualunque Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate.
Contenuto delle dichiarazioni
Le dichiarazioni devono contenere i dati anagrafici del contribuente e le informazioni inerenti l’attività esercitata. Se varia uno degli elementi indicati nella dichiarazione di inizio attività (ad esempio il domicilio fiscale) il contribuente deve presentare, entro 30 giorni, la dichiarazione di variazione (sugli stessi modelli AA9/7o AA7/7) ad un qualunque Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate.
Apertura della partita Iva presso la Camera di Commercio
In alternativa alle modalità sopra descritte, coloro che sono tenuti all’iscrizione nel Registro delle Imprese o alla denuncia al Repertorio Economico Amministrativo (REA), hanno la possibilità di aprire una posizione Iva o dichiarare la cessazione della loro attività (per le comunicazioni di variazione non è ancora possibile) direttamente presso la Camera di Commercio. Per quanto riguarda le regole di presentazione, un recente decreto del Ministero delle Attività Produttive, ha previsto:
- per le imprese individuali, la presentazione su supporto cartaceo, con utilizzo in duplice esemplare del Modello AA9/7, ovvero la presentazione telematica o su supporto informatico;
- per i soggetti diversi dalle imprese individuali, solo la presentazione per via telematica o su supporto informatico (la trasmissione, in tal caso, deve essere corredata da firma digitale). All’ufficio del Registro delle Imprese spetta poi trasmettere i dati, in via telematica, all’Agenzia delle Entrate, rilasciando apposita certificazione dell’avvenuta operazione al contribuente interessato.

I modelli sono reperibili presso il sito dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.it

Modello per le imprese individuali e i lavoratori autonomi
http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/
ebc14a4ee06714a/AA9_9_modello.pdf

Modello per soggetti diversi dalle persone fisiche
http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/
eb8cc34d2f18114/AA7_9_mod.pdf



Roberto Pagano

 

18/03/2009

Fonte:  http://www.retearchitetti.it