L’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto determina l’aumento della rendita catastale e tasse (IMU, IUC, TASI, Tari) più alte

Decidere di installare un impianto fotovoltaico sul tetto farà pagare di più la nuova Imposta unica comunale Iuc. I motivi e i chiarimenti.

Installare pannelli fotovoltaici sul tetto della propria casa potrà far risparmiare da una parte, ma farà pagare di più con Imu e Tari: ecco un altro paradosso italiano. Installando, infatti, un impianto fotovoltaico sul tetto l’Imu costerebbe di più, perchè un impianto che abbia una potenza superiore a 3 kiloWatt fa aumentare la rendita catastale, come se il proprio appartamento avesse una stanza in più.

Secondo il Fisco, infatti, installati per abbattere i costi in bolletta e per incassare gli incentivi pubblici sull’energia prodotta, i moduli fotovoltaici vanno considerati come una ‘appendice’ dell’abitazione che aumenta il suo valore. Quindi, aumentando la rendita, saranno più care tutte le tasse che saranno calcolate sul valore catastale, e quindi Imu, Tasi e Tari. A fornire ulteriori chiarimenti in merito una circolare dell’Agenzia delle Entrate, la numero 36/E del 19 dicembre 2013, che spiega quali impianti non fanno scattare l’aumento di rendita e come i pannelli vadano registrati al Catasto.

Nella circolare del dicembre scorso l'Agenzia delle Entrate ha precisato che gli immobili ospitanti le centrali elettriche a pannelli fotovoltaici rientrano nella categoria ‘D/1- opifici’, e nella determinazione della relativa rendita catastale devono essere inclusi i pannelli fotovoltaici, in quanto ne determinano il carattere sostanziale di centrale elettrica e, quindi, di ‘opificio’ (risoluzione n. 3/T del 2008). Secondo le Entrate, la dichiarazione di variazione catastale è necessaria quando l’impianto fotovoltaico integrato su un immobile ne incrementa il valore capitale, o la redditività ordinaria, di almeno il 15%.

In questo caso, infatti, l’impianto non è accatastato autonomamente, ma aumenta la rendita catastale dell’immobile principale, senza mutarne la classificazione. Inoltre, a partire dal 2014 le cessioni di impianti fotovoltaici qualificati come beni immobili, che non rientrano in campo Iva, scontano l'imposta di registro nella misura proporzionale del 9%. Per questi trasferimenti, l’imposta da corrispondere non può essere inferiore a mille euro, e le stesse operazioni sono soggette alle imposte ipotecarie e catastali fisse a 50 euro.

 

04/03/2014

Fonte:

http://www.businessonline.it