Nuovi sussidi cassa integrazione, disoccupazione ed assegni 2014: a quanto ammontano, chi ne potrà usufruire

Si chiamerà Naspi il nuovo sussidio di disoccupazione del governo Renzi: come funziona, per chi vale e quanto dura. Partirà da 1.100, 1.200 euro.

Il premier Matteo Renzi presenta mercoledì 12 marzo, il suo nuovo piano lavoro, con misure volte al rilancio dell’occupazione in Italia. E non solo: prevista anche una riorganizzazione degli ammortizzatori sociali e dei sussidi di disoccupazione per tutti coloro che restano senza lavoro.

La novità più eclatante è la nuova Naspi, la nuova forma di sostegno di reddito di disoccupazione che differirà sotto molti aspetti rispetto ad Aspi e Mini Aspi.

Se Aspi e Mini Aspi, infatti, escludono dalle tutele una folta platea di lavoratori precari, come quelli assunti con una collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, a cui si aggiungono le cosiddette false partite iva , cioè gli impiegati classificati come lavoratori autonomi ma che, di fatto, lavorano per una sola azienda committente, alla quale sono legati da un forte vincolo di subordinazione, Renzi si propone di estendere la nuova Aspi anche a queste categorie di precari, purchè con almeno 3 mesi di contribuzione versata.

La Naspi sarà il nuovo sussidio di disoccupazione universale, destinato a tutti coloro che perdono il posto di lavoro , compresi i meno protetti tra i precari, come i collaboratori a progetto, estesa anche ai titolari di partita Iva.

La Naspi sarà concessa a tutti coloro che perdono il posto e hanno lavorato almeno tre mesi, durerà al massimo due anni per i lavoratori dipendenti, e avrà un valore per tutti al massimo di 1.100-1.200 euro mensili all'inizio del periodo di copertura per arrivare verso i 700 euro alla fine.

Ma, con il livello di disoccupazione attuale, è possibile che neppure due anni bastino a trovare lavoro. L'idea è quindi quella di aggiungere un assegno di disoccupazione a tutela di chi esaurisce la Naspi: un sussidio che dovrebbe essere garantito solo a chi si trova in condizioni di effettivo bisogno sulla base dell'Isee.

 

18/03/2014

Fonte:

http://www.businessonline.it