Case: ripartizione millesimi

Case: ripartizione millesimi, non è più necessaria l'unanimità dei condomini

 
SUNIA E APU: «Sentenza a favore dei cittadini onesti»

 
CASE RIPARTIZIONE MILLESIMI - La Corte di Cassazione di Roma ha stabilito che non sarà più necessaria l'unanimità di tutti i condomini per modificare la ripartizione delle tabelle millesimali dei condomini.  E' in base alle tabelle millesimali che vengono suddivise le spese condominiali ed a questo punto, basta la maggioranza di 501 millesimi e dei presenti in assemblea per poterle modificare.

SUNIA E APU COMMENTANO - «Finalmente», commentano il SUNIA E APU. «Noi», spiega in una nota Antonio De Monaco, segretario nazionale Sunia e coordinatore Apu, «ci battiamo da anni contro questa assurda interpretazione normativa che rendeva di fatto impossibile la modifica delle tabelle millesimali in presenza di cambiamenti rilevanti come sopraelevazioni, ampliamenti, trasformazione dei sottotetti e delle cantine nei condomini».
La sentenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione n. 18.477 del 9 agosto 2010 modifica la norma rimasta immutata da circa 70 anni.
«I proprietari e gli inquilini onesti» continua Antonio de Monaco «per anni hanno dovuto pagare anche le spese condominiali di quelli che hanno ampliato la loro quota. Tutto questo produceva tra l'altro malumore tra i condomini incentivando la morosità e le liti condominiali».

 
SUNIA: Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari
APU: Associazione Proprietari Utenti


 
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