Edilizia

Spetta al giudice ordinario la giurisdizione in tema di danni cagionati dall'occupazione della proprietà privata

Spetta al giudice ordinario la giurisdizione in tema di danni cagionati dall'occupazione della proprietà privata da parte della pubblica amministrazione, nei casi in cui il decreto di espropriazione sia stato emesso in relazione ad un bene, la cui destinazione ad opera di pubblica utilità sia venuta meno, per sopravvenuta scadenza del suo termine di efficacia dopo lo spirare del termine di dichiarazione di pubblica utilità.

Ricostruzione con ampliamento deve avvenire su un’area collegata all’edificio demolito (Piano Casa Veneto)

Affinché la demolizione e ricostruzione con ampliamento prevista dall'art. 3 L.R. Veneto 14/2009 possa essere giudicata conforme a legge, il nuovo sedime deve serbare una relazione effettiva e concreta rispetto a quello precedente: la Circolare n. 1/2011 della Regione Veneto, infatti, esprime una regola operativa che ragionevolmente deve ritenersi discendere dalla formulazione della citata legge regionale.

Non vi è prescrizione per il danno da occupazione usurpativa

In mancanza di una valida dichiarazione di pubblica utilità l'occupazione del bene è sine titulo, sicchè la successiva costruzione di opera pubblica non vale ad imprimere alla precedente occupazione stessa carattere di esercizio di potestà amministrativa, ma, diversamente, si connota come attività materiale lesiva del diritto dominicale, con i connotati dell'illecito permanente, che impedisce la decorrenza del termine prescrizionale in relazione all'eventuale azione di risarcimento del danno da parte del proprietario del fondo occupato.

La presentazione della DIA per la ricostruzione di un edificio demolito è ammissibile

Qualora sia stata presentata una d.i.a. per la demolizione e ricostruzione di un edificio e sia scaduto il termine triennale per l'ultimazione dei lavori, può essere certamente presentata una nuova d.i.a. per l'ultimazione dei lavori di ricostruzione, dal momento che la scadenza del termine non è di per sé sola sufficiente a trasformare l'intervento da ristrutturazione a nuova costruzione.

Modalità verifica plichi in gara concessione demaniale

E' principio inderogabile in qualunque procedura selettiva, compresa quella per l’affidamento di porzioni del pubblico demanio in concessione, quello secondo cui devono svolgersi in seduta pubblica tutti gli adempimenti concernenti la verifica dell’integrità dei plichi contenenti l’offerta; e ciò sia che si tratti di documentazione amministrativa, sia che si tratti di documentazione riguardante l’offerta tecnica.

Applicabilità del criterio analitico ricostruttivo in caso di area non edificabile

Il metodo analitico-ricostruttivo muove dalle caratteristiche specifiche del fondo espropriato, depurando il valore dell'edificato dal costo di costruzione, per pervenire al valore dell'area, attesa la sua qualificazione urbanistica (edificabilità legale), comprensiva dell'entità volumetrica esprimibile dalla superficie a disposizione; lo stesso non può essere quindi utilizzato in relazione ad un'area avente natura non edificatoria.

Disciplina urbanistica per verde pubblico

Riguardo alla destinazione dei suoli a verde pubblico, se è vero che essa, di regola, ha natura conformativa, occorre tuttavia verificare caso per caso, alla stregua della concreta disciplina urbanistica posta dallo strumento generale, se questa comporti la preclusione pressoché totale di ogni attività edilizia e il conseguente svuotamento sostanziale del diritto di proprietà, in tale ultima ipotesi potendosene ritenere il carattere espropriativo.

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