Energia

Nuove energie rinnovabili: il fotovoltaico organico

Il 2020 si avvicina. Entro questa data, come recita la specifica normativa europea, tutti gli edifici civili di nuova costruzione dovranno essere in grado di produrre gran parte dell’energia che consumano si avvicina e con esso devono fare i conti tutti i protagonisti della filiera edile.
Per il mondo produttivo questo vincolo importante comporta costruire edifici destinati a consumare molta meno energia rispetto a quelli attuali. Ecco perché entra in gioco lo sfruttamento esteso di tutte le superfici dell’edificio. Non sarà quindi più sufficiente installare pannelli solari termicifotovoltaici sui tetti ma occorre considerare, come già peraltro si è cominciato a fare, a utilizzare le pareti degli edifici, finora trascurate per motivi estetici, di costo e di modularità.

Nuove frontiere energie rinnovabili: mini idroelettrico

Se sono quasi archiviati i progetti per la costruzione di grandi centrali, gli impianti di dimensioni più ridotte possono contare su abilità artigianali diffuse nel territorio per la fabbricazione di macchine ad hoc destinate a siti specifici. La principale frontiera di espansione sono i salti di acqua (da tre metri), gli acquedotti e i canali di irrigazione: si tratta di sorgenti di energia distribuite sul territorio. “A parità di potenza installata e in superfici minori, gli impianti mini-idroelettrici offrono un rendimento maggiore nella produzione di energia con 4500 ore annue di funzionamento in media, superiore all’eolico e al fotovoltaico”. Secondo gli ultimi dati diffusi da Terna, sono 1270 le strutture in grado di generare fino a un megawatt. Il  piccolo  idroelettrico produce più di 46 TWh di elettricità all’anno nei paesi appartenenti alla UE 27, e si stima possa raggiungere i 54,7 TWh entro il 2020. Oggi, il solo piccolo idroelettrico è sufficiente a fornire energia a più di 13 milioni di famiglie in Europa.

Efficienza energetica o rinnovabili? Cosa conviene di più?

Il recente Piano per l’efficienza energetica 2011 della Commissione europea, pubblicato nel marzo di quest’anno, esordisce decantando le virtù di quella che “sotto molti aspetti può essere considerata la maggiore risorsa energetica dell’Europa. Date queste premesse, appare stupefacente apprendere, sempre nello stesso documento della Commissione europea, che, al ritmo attuale, solo metà di quell’obiettivo potrà essere raggiunto. Molto peggio di quanto ci si attende per il target percentualmente identico, questo sì molto costoso, delle rinnovabili.  Eppure, tutti gli studi quantitativi, indipendentemente dal grado di sofisticazione, ci dicono che in termini di costo-efficacia tra efficienza energetica e rinnovabili non c’è partita.

Ultime frontiere rinnovabili: piezoelettricità

Dai pavimenti alle strade, alle foglie artificiali. Pur se con meno enfasi di altre energie rinnovabili, anche la piezoelettricità si sta facendo strada nel mercato, con la prospettiva di contribuire alla svolta green delle nostre città.

Primi studi in materia.

Risalgono al 1880 i primi studi in materia quando Pierre e Jacques Curie teorizzarono il fenomeno piezoelettrico. Il criterio di funzionamento è nella parola stessa: “Pressione elettrica” ovvero la capacità di alcuni materiali cristallini di creare una differenza di potenziale elettrico se sottoposti a stress meccanico. Questi principi trovarono le prime applicazioni per scopi militari durante la seconda guerra mondiale poiché il primo pavimento piezoelettrico non era altro che un particolare tappeto sul quale i soldati americani producevano energia elettrica attraverso gli esercizi che vi svolgevano al di sopra.

Impianti di produzione energia rinnovabile integrati in ponti e autostrade

Se proprio non se ne può fare a meno, meglio minimizzarne l’impatto sull’ambiente. Ponti e autostrade sono da sempre tra le infrastrutture più criticate da chi ha a cuore i temi della sostenibilità, tanto che spesso i nuovi progetti si scontrano con l’opposizione delle comunità locali. Tuttavia lo scenario è destinato a cambiare se i progetti per produrre energia pulita dalle arterie del traffico automobilistico riusciranno a svilupparsi su larga scala.

Guida qualificazione istallatori impiati energia rinnovabile

Enea ha redatto una guida denominata QualiCert per la certificazione e la qualificazione degli installatori di piccoli impianti di fonti rinnovabili. L’obiettivo è diretto alla promozione, alla formazione certificata degli installatori di impianti per la produzione di energia rinnovabile: fotovoltaico, solare termico, biomasse, pompe di calore e geotermia.
Enea ha redatto una per la certificazione e la qualificazione degli installatori di piccoli impianti di fonti rinnovabili.

Fonti rinnovabili: tre tecnologie emergenti

Se da un lato il fotovoltaico “tradizionale” al silicio è consolidato, così come il termico, all’orizzonte si stanno affacciando tre nuove tecnologie che potrebbero sconvolgere il panorama delle rinnovabili. Si tratta di tecnologie sulle quali l’Italia è in grado di reggere la competizione tecnologica poichè il livello della ricerca applicata nostrana è pari quella di altri paesi.

 

Manutenzione di un sistema solare termodinamico a concentrazione presso i laboratori Sandia (Usa) - cortesia: Sandia - foto: Randy Montoya

Nuovi programmi ricerche rinnovabili: solare concentrazione e energia mare

L’Alleanza Europea per la Ricerca sull’Energia (EERA) lancia due nuovi programmi Europei per lo sviluppo di tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili di nuova generazione nei settori del Solare a Concentrazione e in quello dello sfruttamento dell’Energia Marina, investendo nella Green Economy, come volano di un nuovo sviluppo socio-economico globale, in un momento in cui si assiste all’aggravarsi della questione energetica su diversi fronti.

Costi inquinamento inclusi nei pedaggi autostradali

L'associazione delle imprese di autotrasporto la prende male e Aci rincara sulle strade insicure e l'autoturismo in Italia

Approvato dai Ministri europei dei Trasporti il provvedimento di modifica della Direttiva sull’internalizzazione dei costi esterni (Eurovignette) in base al quale nei pedaggi stradali a carico dei mezzi pesanti ora sono inclusi i costi dell’inquinamento atmosferico e acustico da essi provocato, oltre a quelli già previsti per le infrastrutture. Un principio che l’Associazione di Confindustria delle imprese italiane di autotrasporto (Anita) trova ingiusto, "chi inquina paga" secondo i rappresentanti del trasporto pesante non è utilizzato con equità, ma solo nell’ottica di penalizzare una tipologia di trasporto stradale, rispetto ad altre.

 

L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili avrà sede negli Emirati Arabi

L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, IRENA, nata in Germania lo scorso gennaio, avrà sede nella capitale degli Emirati Arabi, Abu Dhabi, entro il 2011. Questa la scelta del primo vertice della commissione Preparatoria che si è svolta a Sharm el-Sheikh e a cui hanno preso parte i 114 Paesi fondatori, guidati dal Primo ministro egiziano dell’Energia, Hassan Younes. A loro si sono uniti altri 22 Stati tra cui Giappone e Stati Uniti.
Nell’ambito dello stesso incontro, è stato inoltre eletto il primo direttore generale ad interim dell’Agenzia, Hélène Pelosse, attualmente Vice capo di stato maggiore presso il Gabinetto del ministero francese di Ecologia, Energia, Sviluppo Sostenibile e Pianificazione urbana.

 

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