Smart Cities SET Plan: pacchetto della Commissione Europea per l’adozione delle tecnologie dell’Efficienza Energetica

La città. Si devono ad essa l’80% di emissioni globali di CO2 e il 75% del consumo mondiale di energia. Continua a crescere. Non accenna a fermarsi. Niente male come motore economico. Ma a quale costo?
Green Policy. Per dare ossigeno alla città. Smart Policy. Per innovarla e renderla efficiente. E’ questo l’obiettivo dello Smart Cities SET Plan, il pacchetto della Commissione Europea per l’adozione di massa delle tecnologie dell’Efficienza Energetica, verso un’economia a basse emissioni, tramite l’applicazione di soluzioni tecnologiche intelligenti.


Il risparmio economico stimato da interventi di efficientamento energetico in Italia è di circa 120 miliardi, di cui 25 per edifici residenziali. Quello energetico da interventi di automazione, controllo e monitoraggio, invece può arrivare fino al 30%, con un costo modesto e un ritorno degli investimenti stimato in 4-5 anni.
Qualcuno si è già avventurato: Torino, Bologna, Trento. 
Tra le tecnologie “smart” spiccano l’illuminazione pubblica a LED, la telegestione degli impianti e l’integrazione con sistemi di sicurezza e controllo dell’ambiente urbano; la riqualificazione edilizia pubblica e privata; il teleriscaldamento, ancora poco diffuso in Italia ma con trend in crescita, che apporterebbe vantaggi ambientali ed economici sia per i consumatori che per gli operatori.
Punto di forza di questa tecnologia, la capacità di integrare fonti rinnovabili e ad alta efficienza, e consegnarle fruibili all’utente.
La transizione verso la smart city passa per le smart grid, le reti intelligenti, le tecnologie per la gestione del controllo della qualità e l’accumulo di energia. In questo settore l’Italia è leader europeo per ricerca e sperimentazione.

I sistemi di accumulo integrati in abitazioni “smart” consentono una gestione dei carichi, e dei consumi ottimale ma l’incentivazione in questo settore non ha trovato ancora concreta applicazione.
Sono 1.003 i Comuni italiani che hanno approcciato alla White Economy in edilizia: il 12,4% del totale dei Comuni italiani, per una popolazione complessiva che supera i 22 milioni di abitanti, con un incremento costante negli anni.
L’ENEA ha elaborato un indice di penetrazione delle politiche di efficienza energetica che considera: strumenti normativi e volontari e politiche di incentivazione. 
Nella classifica per regioni Trentino Alto Adige, Piemonte, Emilia-Romagna, sono risultate le più virtuose.
Chiudono il Rapporto le schede di approfondimento regionale che comprendono dati sui Certificati Bianchi, sul meccanismo delle detrazioni fiscali del 55%, sui principali progetti finanziati attraverso Fondi Europei di Sviluppo Regionale, sulle nomine degli Energy Manager e, grazie alla collaborazione delle Regioni, una panoramica sulla recente evoluzione normativa.

20/02/2014

Fonte:

http://webtv.sede.enea.it

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