Acquisto di prodotti informatici: a volte i dati dichiarati dai venditori non corrispondono alle caratteristiche reali. Alcuni dei più comuni esempi

Il marketing pubblicitario è quella pratica di far sembrare le cose in vendita migliori di quanto siano.
In informatica, anche per la complessità dei componenti di un computer, il marketing si spinge fino anche a mentire spudoratamente o ingannando i consumatori facendo sembrare incredibili le cose normali.
Alcuni di questi inganni sono stati anche oggetto di azioni legali collettive dalle associazioni dei consumatori che hanno costretto le aziende a cambiare tipo di pubblicità.


Oggi scopriamo 8 modi con cui i produttori di tecnologia e i venditori di computer e hardware elettronico cercano di fregarci e ingannarci provando a venderci cose per altre o promettendoci l'esistenza di funzioni che non esistono.

1) Lo spazio disco per l'archiviazione dei dati è sbagliato
Capita quasi sempre di comprare un computer portatile, un tablet o uno smartphone che riporta sulla scatola l'informazione sbagliata della capienza del disco.
I produttori di hardware, di smartphone, tablet e computer usano lo spazio della memoria interna come elemento che va ad influire sul prezzo ed è forse la caratteristica hardware resa più visibile sulla scatola.
Per esempio, alcuni possono dire 16GB di spazio libero, poi lo si apre e si scopre che invece sono 12 o 13, in parte perchè parte dello spazio è occupato dal sistema ma comunque anche perchè non è vero che la memoria è di 16 GB, ma un po' meno.
Per esempio, il celebratissimo Samsung Galaxy S4 da 16 GB permette di usare solo 8 GB di spazio libero per i dati dell'utente che è una bella fregatura.
Bisogna quindi informarsi bene prima di scegliere il dispositivo giusto in base alla memoria: un iPad da 64 GB rende disponibili circa 57 GB all'utente mentre un tablet Microsoft Surface sempre da 64GB ne rende liberi solo 28GB (e questo non viene scritto da nessuna parte).

2) Windows usa un diverso metro di calcolo della dimensione di un disco rispetto i produttori dei dischi stessi.
I produttori disco rigido e Windows utilizzano diverse unità di misura per lo spazio delle memorie.
Per dirla semplicemente, un hard disk pubblicizzato da 500GB, apparirà avere in Windows circa 465GB.
Il fatto è che i produttori di hard disk usano l'unità di misura del "gigabyte", mentre Windows utilizza il "gibibyte" in modo un po' scorretto dal punto di vista tecnico.
Il Gigabyte equivale a 1000 Megabyte invece un Gibibyte è uguale a 1024 Megabytes.
A questa differenza nessuno fa mai caso, 
Questa situazione confusionaria dà come risultato finale che se si acquista un hard disk da 500GB in un negozio, una volta installato in un PC Windows, sarà da 465GB.

3) Le reti dei cellulari 4G non sono in realtà cosi diverse dalle reti 3G
La rete dati 4G / LTE viene pubblicizzata dai fornitori di internet su cellulare come la rete di nuova generazione.
Il termine "4G" è quasi puramente commerciale, per far pagare di più un abbonamento, anche se, almeno per ora, non c'è molta differenza di velocità rispetto le reti 3G normali.


4) Schermi Retina (dell'iPhone), ClearBlack (Nokia), TruBrite (Toshiba), schermo Flex (LG) ecc..
Quando si compra uno smartphone c'è sempre uno schermo pubblicizzato con un termine nuovo, in inglese, che sembra chissà quale nuova tecnologia.
In realtà sono solo nomi legati al marketing.
Per esempio, il famoso "display Retina" è usato solo da Apple semplicemente perchè la Apple ha registrato questo marchio.
Questo non significa che altri dispositivi non abbiano schermi con una densità di pixel maggiore, anche se non sono display Retina.

5) I dispositivi "Wi-Fi Ready" non hanno la connettività Wi-Fi
Alcuni lettori Blu-ray e soprattutto alcuni televisori Smart-TV sono pubblicizzati come "Wi-Fi Ready" e fanno presupporre di avere la connessione wifi.
"Wi-Fi Ready" significa invece che il dispositivo richiede l'acquisto di un altro prodotto da collegare al computer per avere la connettività wifi.


6) I monitor non sono pubblicizzati per la reale area visibile
Questa è una vecchia polemica: quando si acquistava un monitor CRT da 17 pollici, veniva anche contato il bordo intorno allo schermo quindi l'area visibile era in realtà più piccola.
Questo non dovrebbe capitare più con gli schermi piatti LCD, ma è sempre meglio far caso a eventuali bordi e verificare se sono contati o no.
Per evitare polemiche questo è scritto ormai nella scheda di ogni monitor o TV.


7) I cavi digitali costosi sono uguali a quelli economici
Ci sono aziende che vendono semplici cavi HDMI ad un prezzo nettamente più alto rispetto il normale, promettendo una velocità superiore o una qualità più elevata.
Questo però non è affatto vero per i cavi digitali come l'HDMI e non si avrà alcun beneficio nel comprare un cavo piuttosto che un altro.
Per i cavi analogici invece la qualità può fare la differenza.


8) Durata stimata della batteria sempre troppo generosa
Questa è una fregatura che ormai non sorprende più nessuno, ma rimane comunque da tenere a mente.
Quando si compra uno smartphone, un tablet o un PC portatile e si legge riguardo l'autonomia della batteria, quella informazione, qualsiasi essa sia, è da trascurare perchè non veritiera.
Anche quelle indicazioni relative alle ore in uso e le ore in standby sono sempre molto ottimistiche.
Per sapere quanto dura la batteria di un dispositivo bisogna cercare su internet i resoconti delle prove di durata.


20/02/2014

Fonte:

http://www.navigaweb.net

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