Aumenta la diffusione di smartphone e Tablet nelle aziende

Aumenta il numero di lavoratori che sul posto di lavoro porta con sé, e usa a scopi professionali, i dispositivi mobili di ultima generazione come smartphone e tablet.
Lo conferma un’indagine di Accenture e Trend Micro. Sono stati presi a campione circa 4 mila dipendenti, appartenenti a 16 paesi di 5 continenti diversi, e più di 300 dirigenti di azienda.
Il 45% dei dipendenti ha dichiarato senza esitazione la loro preferenza per i dispositivi personali – con tanto di applicazioni e software al seguito – rispetto agli strumenti offerti dall’azienda. Insomma, con gli smartphone e i tablet si lavora meglio. Il maggior numero di dipendenti che utilizza ‘piattaforme personali’ si trova nei paesi emergenti. In Cina, India, Brasile etc il 40% dei dipendenti ha fatto questa scelta. La percentuale scende al 20% tra i dipendenti dei paesi cosiddetti avanzati.


Tuttavia, sono i manager a utilizzare più di ogni altro i propri dispositivi al lavoro. Lo fa il 54% di loro. 

Cosa ne pensano i vertici aziendali di questa ribalta di smartphone e tablet? Un gran bene: l’88% considera le nuove tecnologie come una risorsa per l’azienda e un importante veicolo di soddisfazione professionale per i lavoratori. Purtroppo ciò non si traduce in politiche aziendali in grado di integrare gli strumenti personali a quelli che offre l’impresa. Solo il 27% delle aziende regola l’utilizzo dei device di proprietà personale. Il resto non approva o semplicemente chiude un occhio.

Il menefreghismo o la superficialità possono arrecare pesanti danni in questi casi. Senza una regolamentazione apposita, il personale può essere soggetto a furto di dati o ad atti di pirateria vari, piuttosto frequenti vista l’efficacia strategica di un’attività illecita quale lo spionaggio industriale. Ne va della sicurezza aziendale. Una dimostrazione di ciò arriva da un’indagine (sempre della Accenture e della Trend Micro) condotta su 850 decision maker di Regno Unito, Germania e Stati Uniti: tra le aziende che consentono l’uso dei device personali ai dipendenti, il 50% ha subito falle nella sicurezza.
Lo stesso problema coinvolge una tendenza diversa, ma contigua. Sempre più lavoratori, infatti, utilizzano i social network sul posto di lavoro (almeno ufficialmente per scopi professionali). In passato l’accesso a Facebook e co. era visto universalmente come una fonte di distrazione, adesso le aziende stanno cambiando idea. Al 2010, secondo una ricerca di Gartner, il 50% delle aziende vietava l’uso dei social, ma si prevede che entro il 2014 la percentuale scenderà al 30%. In particolare i social network sono considerati sovente, sempre più sovente, come un opportunità, visto che velocizzano le relazioni e le rendono meno formali.
La soluzione è l’integrazione di una solida infrastruttura tecnica capace di proteggere i dati, in modo da indirizzare il fenomeno e mondarli da questi fastidiosi, e talvolta fatali, effetti collaterali.

 

20/03/12

 

Fonte: http://www.retearchitetti.it

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