Come riscaldare casa risparmiando con il geotermico domestico

Energia geotermica e riscaldamento domestico. Un accostamento che la ricerca e le proposte delle aziende iniziano a proporre come un’opportunità per le utenze residenziali. A dirla tutta, sistemi di questo tipo sono già piuttosto diffusi nel Nord Europa e negli Stati Uniti, mentre in Italia si stanno pian piano affacciando. Una grossa mano, in tal senso, la sta fornendo l’introduzione di incentivi mirati, come la Detrazione 55% per impianti di riscaldamento.

Scegliere un impianto geotermico significa garantirsi un ambiente domestico confortevole, piacevolmente caldo d’inverno e fresco d’estate, utilizzando una tecnologia rispettosa dell’ambiente e vantaggiosa dal punto di vista economico. La possibilità di produrre, anche acqua fredda per raffrescare durante l’estate, rende gli impianti geotermici l’alternativa ideale ai tradizionali impianti. Il grande “plus” deriva dal fatto che un sistema geotermico racchiude in un unico impianto le funzioni normalmente demandate a due diversi apparecchi, cioè caldaia per riscaldare e condizionatore per raffrescare.

Se adeguato alle caratteristiche dell’abitato, un impianto geotermico “monovalente” è in grado di riscaldare e raffrescare un edificio senza l’ausilio di altri apparecchi. L’alternativa è quella di abbinare questo tipo di soluzione con impianti solari termici oppure con caldaie a condensazione, in regime “bivalente”.

I costi. Per introdurre il geotermico si spendono le stesse cifre richieste da un moderno impianto di riscaldamento a gas o a gasolio, di buona qualità. Per una superficie abitativa di circa 150 metri quadri, l’investimento (prezzo del 2011) si aggira intorno ai 20 mila euro (installazione e fornitura impianto).

A parità di superficie infatti i costi per la realizzazione dell’impianto sono del tutto simili, nel caso di un impianto geotermico con sonde orizzontali. Nel caso invece si dovesse optare per la soluzione con sonde verticali, le cifre tendono invece a salire, ma vengono comunque ammortizzate in un breve lasso di tempo. Mediamente ilrisparmio sui consumi di un impianto di riscaldamento tradizionale a metano è del 60%, percentuale che cresce in caso di impianti a gasolio o GPL.

Con un impianto di riscaldamento geotermico inoltre non è necessario disporre di canna fumaria, nè di allacciamento alla rete del gaseliminando inoltre costi come il controllo dei fumi per la caldaia e la sua pulizia. Inoltre non c’è più la necessità di disporre di un locale per la “centrale termica” per gli impianti che superano i 35Kw, così come per dotarsi di sistemi di controllo di fughe gas e locali dedicati.

Altro dettaglio non trascurabile, la risorsa geotermica è disponibile su tutto il territorio nazionale. Particolari tipi di terreno, oppure la presenza o meno di acque sotterranee o di vincoli idrogeologici, determinano la fattibilità tecnica di tali impianti. Gli impianti geotermici sono installabili ovunque, in ogni località e ad ogni altitudine, sia in case singole con giardino che in appartamenti o condomini, con la sola necessità di utilizzare un impianto di distribuzione del calore a bassa temperatura a pavimento o a parete. Addirittura in alta montagna il risparmio ottenibile con una pompa di calore geotermica è ancora maggiore, visto che lo scarso apporto di ossigeno fa calare in modo considerevole la resa termica dei combustibili.

Consigliata per tutti gli edifici di nuova costruzione, la geotermia può risultare realizzabile anche per gli immobili di vecchia costruzione. Ovviamente, la convenienza e la fattibilità di un impianto geotermico sono da analizzare caso per caso. Occorre anche valutare la disponibilità di spazio sufficiente per l’allestimento del cantiere e per la posa delle sonde.

In ogni caso si consiglia di installare l’impianto in fase di ristrutturazione dell’edificio e dell’impianto termico. Una scelta vantaggiosa anche per tutti gli edifici esistenti che utilizzano caldaie alimentate a combustibili fossili costosi e inquinanti, come gasolio o GPL. Altra discriminante da tenere in considerazione è la qualità dell’isolamento termico dell’ edificio. Un edificio ben coibentato è un presupposto indispensabile per un corretto dimensionamento dell’impianto geotermico, che assicuri buoni livelli di comfort e di risparmio energetico.

Composizione di un impianto. Un impianto geotermico per il riscaldamento e il raffrescamento sia di un condominio che di una casa singola, presuppone degli elementi di fondamentali:

La pompa di calore, che va installata all’interno della casa o edificio.
Una sonda geotermica, posta in profondità sia verticalmente che orizzontalmente, per lo scambio di calore con il terreno.
Un sistema di distribuzione del calore a bassa temperatura all’interno dell’appartamento, che può consistere in pannelli radianti, impianti a pavimento o bocchette di ventilazione. Nel caso di un sistema a pavimento l’acqua circola molto al di sotto (25°) delle normali temperature operative (35°) determinando un risparmio aggiuntivo.

A livello tecnico, viene scavato un buco nelle vicinaze della casa, reso invisibile dopo la costruzione, dove è installata una sonda di captazione con una perforazione del diametro di pochi centimetri, in modo da consentire lo scambio di calore con il terreno. La profondità d’installazione e il numero delle sonde geotermiche variano da 50 a 150 mt, a seconda dell fabbisogno termico. A livello di tempistiche, la realizzazione richiede una circa 3-4 giorni.

A dispetto di quelli convenzionali, l‘impianto geotermico ha un ciclo di vita molto più lungo. Una caldaia tradizionale deve essere sostituita di norma dopo 20-25 anni mentre in un impianto geotermico, invece, è sufficiente cambiare la pompa di calore, mentre le condutture sono garantite dai produttori anche fino a 100 anni!

L’energia geotermica per il riscaldamento domestico è quindi una soluzione ricca di vantaggi, economica ed eco-sostenibile. Ottimo suggerimento per le famiglie italiane, alle prese con l’aumento anche delle tariffe del metano e degli altri combustibili fossili. Consideriamo questo metodo come una valida alternativa ai sistemi tradizionali sia per le case nuove che per fabbricati già esistenti.

 

 

02/12/2012

 



 

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Fonte:

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