Cosa sono e come funzionano i depuratori e addolcitori di acqua domestica

L’acqua è un bene prezioso. Un bene primario alla portata di tutti. Non sempre, purtroppo, in modo immediato ed economico. Quanti soldi spendiamo in un mese, in un anno, per acquistare bottiglie d’acqua al bar, al supermarket, ai distributori automatici? Quando invece potremmo tranquillamente attingere a costo pari a zero acqua potabile direttamente in casa nostra? Esiste davvero un modo per bere acqua risparmiando, distillandola in tutta sicurezza? La risposta è sì, usando i depuratori domestici. E le modalità sono varie. Questo breve articolo ha lo scopo di darvi spunti essenziali per far sì che la vostra scelta, in base alle diverse esigenze, possa essere appropriata.

Depuratori Domestici ed addolcitori: quale dei due?

L’”addolcitore” è un’apparecchiatura ideata per prevenire ed eliminare i depositi calcarei, consentendo in tal modo un’ottimizzazione del sistema idrico domestico favorendo il mantenimento di un ambiente pulito ed igienico. L’eccessiva durezza dell’acqua – per “durezza” si intende il contenuto di ioni di calcio e magnesio nonché di eventuali metalli pesanti presenti nell’acqua – porta infatti ad un processo più o meno lento di incrostazione di pentole, bollitori, scaldabagni e resistenze elettriche. I depositi calcarei formati all’interno dei tubi fungono da isolanti, ostacolando il fluire di calore. In breve, non occorre un blocco calcareo totale per creare seri inconvenienti: un’acqua troppo dura è spesso la causa di un maggiore ed eccessivo dispendio di risorse economiche in combustibile ed energia elettrica.

L’addolcitore dunque è quel sistema utilizzato per incidere in modo positivo su tutto ciò che concerne l’utilizzo igienico sanitario dell’acqua domestica (es. lavaggio stoviglie, igiene dei tubi,  ecc.) consentendo un risparmio diretto ed immediato sulle bollette energetiche e sulla spesa per detersivi e detergenti.

Per quanto riguarda invece strettamente la caratteristica della potabilità dell’acqua ai fini alimentari occorre far riferimento al concetto di “depuratore”.

Quali tipi di Depuratori Domestici esistono in commercio? 

Esistono diverse tipologie di depurazione applicabili ai sistemi idrici domestici. La scelta varia a seconda delle proprie disponibilità ad investire ed al proprio fabbisogno giornaliero d’acqua. I più conosciuti sono i seguenti.

 

Depurazione per microfiltrazione o osmosi inversa

L’osmosi inversa è un fenomeno naturale alla base del metabolismo cellulare: essa permette di selezionare gli elementi che attraversano la cellula, regolandone così l’attività. Tale tecnologia applicata al depuratore idrico permette, attraverso una membrana semipermeabile, di ricreare questo processo naturale. L’acqua che scorre attraverso tale membrana viene privata delle sostanze in essa disciolte, impedendo in tal modo il passaggio di sali, nitrati, pesticidi e calcificanti.

 

Depurazione a mezzo addizionatore di anidride carbonica

Si tratta di un apparecchio semplice ed intuitivo che attraverso l’utilizzo di una cartuccia ricaricabile va ad arricchire l’acqua distillata dal rubinetto. Non occorre l’impiego di energia elettrica. Esso contribuisce ad eliminare il retrogusto amarognolo tipico dell’acqua corrente cittadina e, attraverso l’azione dell’anidride carbonica, offre alta protezione contro i germi.

 

Depurazione a mezzo filtri di carbone attivo

Questi filtri sono porosi e questa caratteristica consente loro di filtrare gli inquinanti organici, come solventi e pesticidi. Tuttavia nulla possono contro i batteri ed i nitrati e per nulla modificano la durezza dell’acqua. Per questo motivo, per legge, questi apparecchi devono essere dotati anche di sistemi di disinfezione dell’acqua come raggi ultravioletti, ozono o argento. Questa conformazione loro propria porta come diretta conseguenza la necessità di una manutenzione costante.

 

Tirando le somme… addolcire e depurare conviene?

Premettendo che, non solo per un risparmio economico ma anche e soprattutto per sicurezza igienica occorre abbinare ai sistemi sopra descritti piccoli accorgimenti personali, quali: utilizzare sempre bottiglie in vetro per l’imbottigliamento; curare molto  la pulizia dei recipienti stessi lavandoli minuziosamente con acqua calda; imbottigliare sempre a temperature basse; cercare di bere l’acqua imbottigliata in giornata o conservare la stessa in frigorifero; cerchiamo di capire fino a che punto convenga installare un addolcitore e/o un depuratore d’acqua.

Per quanto riguarda l’installazione e l’utilizzo di un addolcitore il risparmio conseguente è diretto ed immediato: risparmierete almeno del 50% nella spesa di detersivi, detergenti e shampoo; risparmierete sul consumo di gas ed elettricità necessaria al riscaldamento dell’acqua; risparmierete sulla manutenzione degli impianti; i vostri elettrodomestici funzioneranno meglio e  più a lungo.

Se all’addolcitore viene abbinato un depuratore è intuitivo quanto sul lungo periodo tale sistema possa rivelarsi economico e vantaggioso. Un sistema di depurazione domestico accuratamente installato da tecnici dedicati e sottoposto regolarmente a manutenzione consente di risparmiare fino al 70% sulla spesa totale di approvvigionamento idrico annuale fornendo in tal modo acqua pulita e decalcificata, garantendo sicurezza igienica a livello sanitario ed alimentare e consentendo un taglio netto alla spesa di una famiglia data dal fabbisogno periodico d’acqua.

Per concludere, un investimento iniziale di poche centinaia di euro vi porterà sicuramente sul lungo periodo al risparmio di forti somme, a partire dall’acquisto di detersivi e sgrassatori sino a bandire definitivamente l’acquisto di acqua in bottiglia nei supermercati.

 

03/03/2012

Fonte:

http://www.comerisparmio.net

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