Cucine ad induzione: cosa sono, caratteristiche principali, vantaggi, svantaggi e costi

La cucina ad induzione: principio di induzione elettromagnetica su piano di cottura

Questa tecnologia innovativa della cottura, tramite la generazione di un campo elettromagnetico, si è tradotta in un miglioramento delle prestazioni, una riduzione dei consumi, una totale assenza di dispersione di calore, ed un aumento della sicurezza in cucina. Basti pensare che i piani cottura ad induzione sfruttano al massimo l'energia assorbita con un rendimento del 90% mentre i tradizionali fornelli, per la natura del loro principio di funzionamento, rendono solo il 40-60% disperdendo circa la meta' dell'energia nell'ambiente circostante.

Rendimenti approssimativi dei vari piani cottura:

  • Induzione 90%
  • Alogeno 58%
  • Elettrico 47%
  • Gas 40%

Si noti come i piani cottura a induzione siano in grado di trasformare una percentuale altissima di energia utilizzata in calore utile al riscaldamento dei cibi, mentre gli altri piani cottura hanno una grossa dispersione nell'ambiente circostante per cui la spesa di energia risulta doppia in quanto circa la metà dell'energia utilizzata viene sprecata.
Risulta chiaro che per scaldare lo stesso contenuto, tramite l'utilizzo di un fornello a gas ci vorrà più tempo, ed il calore non sarà irradiato in maniera uniforme su tutta la pentola, questo perchè mentre un fornello a gas trasferisce il calore attraverso il fuoco SULLA PENTOLA, il piano ad induzione trasferisce un campo elettromagnetico che genererà calore NELLA PENTOLA .


Ma come funziona la cucina a induzione elettromagnetica ?

Il principio è veramente molto semplice. Quando si posa un recipiente metallico ferroso sulla piastra, un induttore elettrico sottostante crea un campo magnetico al suo interno. Il campo magnetico creato genera nel recipiente metallico ferroso delle correnti che trasformano al suo interno l’energia magnetica indotta in energia calorica provocandone il riscaldamento. Il campo elettromagnetico che dà luogo al riscaldamento della zona di cottura infatti, si origina solo a contatto con il recipiente e si mantiene circoscritto alla superficie dello stesso; questo consente di mantenere fredda la superficie del piano attorno alla zona di cottura in funzione garantendo una maggiore sicurezza e un’estrema facilità di pulizia in caso di fuoriuscita accidentale di liquidi, evitando la formazione di incrostazioni.

Particolari caratteristiche necessarie al funzionamento

-         Corrente variabile nel tempo, per creare un campo magnetico variabile nel tempo e quindi una forza elettromotrice indotta.

-         Materiali con bassa resistenza elettrica, per favorire il passaggio delle correnti parassite e per aumentarne l'intensità. Quindi i materiali metallici o conduttori in genere sono ottimi per questo tipo di applicazioni, mentre gli isolanti elettrici sono pessimi.

-         Materiali la cui forma favorisca lo scorrere delle correnti parassite. Poiché queste scorrono circolarmente, le forme ideali per i materiali da scaldare sono quelle circolari o a simmetrie circolari (dischi, tori), mentre le forme squadrate sono meno efficienti (quadrati, rettangoli, triangoli), invece le forme lineari o "pettinate" sono pessime.

-         Materiali la cui resistenza elettrica non sia troppo bassa, perché le correnti indotte nel materiale dissipano energia termica solo in presenza di una resistenza. Per cui i materiali superconduttori non andrebbero bene. Il compromesso sta nel fatto di riuscire a trovare un materiale con una resistenza elettrica non alta, ma non eccessivamente bassa. Per questo scopo i metalli sono i materiali ideali.


Quali sono i vantaggi dei piani a induzione ?

Utilizzando il sistema ad induzione, i tempi di cottura di alcuni cibi, come pasta o sughi, vengono sensibilmente ridotti. Basti pensare per esempio che i tempi di ebollizione per due litri d'acqua sono quasi dimezzati: un the? Solo alcuni secondi! Lo suggeriamo soprattutto agli anziani poichè è molto improbabile che tramite questo sistema possano bruciare le pentole, ci si possa scottare, o prendere la corrente (fate comunque attenzione, improbabile non significa impossibile). E' molto improbabile anche che si possano appiccare incendi domestici: infatti questo sistema evita il rischio del pericolo di fughe di gas ed i rischi connessi alla fiamma libera (logicamente, come in tutte le cose, nonostante la grande sicurezza di questi sistemi, un guasto può sempre capitare).



Fra i benefici dell'utilizzo dei piani ad induzione rispetto ai tradizionali troviamo:

-        costo di esercizio ridotto rispetto ai tradizionali fornelli a gas o elettrici;

-        economico: consuma energia solo quando il contenitore è appoggiato alla piastra;

-        ad alto rendimento e minima dispersione di calore: rendimento del 90% contro il 40-50% dei fornelli tradizionali;

-        riscaldamento immediato delle pentole;

-        controllo immediato della variazione di temperatura della pentola per bloccare istantaneamente l'ebollizione, oppure per cotture molto vivaci o assolutamente dolci;

-        rapidità di cottura spesso paragonabile a quella del microonde (da un terzo fino al 50% rispetto ad un fornello tradizionale): due litri di acqua vengono portati ad ebollizione in circa 5 minuti contro gli 8 minuti necessari con un fornello a gas. Ciò riduce di conseguenza il consumo di energia elettrica necessaria;

-        il calore è costante ed omogeneo evitando che i cibi attacchino subito al fondo, si possono quindi ridurre i condimenti e i grassi, i cibi mantengono un aspetto migliore;

-        sicurezza: si leva la pentola e la zona si spegne, non lo si può dimenticare acceso, non si attiva accidentalmente a contatto di oggetti metallici di piccole dimensioni come posate, anelli, bracciali, ecc.;

-        sicurezza: il piano in vetro ceramica circostante rimane freddo;

-        sicurezza: evita il rischio del pericolo di fughe di gas e i rischi connessi alla fiamma libera;

-        facilità di pulizia: il piano è totalmente liscio ed ermetico, un colpo di straccio umido e torna pulito, non vi si attacca nulla;

-        maggior comfort durante la cottura ed un risparmio medio del 30% in tempo

-        silenziosità: il piano cottura non genera rumori;

-        tecnologicamente avanzato;

-        offre gradevolezza estetica.


Svantaggi

-        Per un uso intensivo è necessario un allacciamento superiore ai 3Kw forniti normalmente a utenti privati in Italia. Un allacciamento da 4Kw o 6Kw è possibile ma comporta un aggravio di costi notevole, soprattutto per un'utenza residenziale che in Italia gode di agevolazioni limitatamente alla fornitura di 3Kw.

-        Costo elevato dei piani di cottura. Negli ultimi anni si sono comunque resi disponibili piani a induzione a prezzi paragonabili a quelli a gas.

-        Richiede l'uso di pentole adatte (in genere sul fondo è presente il simbolo del solenoide), a fondo piatto e in materiale ferromagnetico. Quelle in ceramica possono essere usate a patto di interfacciarle attraverso un adattatore o pannello ferromagnetico: poiché, in quest'ultimo caso, la trasmissione per calore avviene per contatto, si perde, però, l'efficienza nel trasferimento dovuto ai campi elettromagnetici.

-        L'operatività dipende dalla presenza di tensione di rete: l'elettrodomestico non può funzionare, ad esempio, durante un black-out. Va detto che anche alcune moderne cucine a gas dipendono, in qualche misura, dalla tensione di rete, come, ad esempio, per i dispositivi di ignizione.

-        I campi elettromagnetici possono interferire con impianti elettromedicali (come, ad esempio, il pacemaker cardiaco): i soggetti portatori devono evitare il contatto ravvicinato o meglio dovrebbero discutere con il proprio medico dell'opportunità di utilizzare una cucina a induzione. Radioricevitori posti nelle vicinanze possono subire interferenze elettromagnetiche.

-        E' consigliabile non utilizzare utensili, mestoli e posate in metallo (usati ad esempio per girare i cibi nelle pentole) per evitare che correnti derivate attraversino il corpo.

 

10/10/2010

Fonti:

http://www.reteingegneri.it

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