Panoramica sui nuovi materiali isolanti: caratteristiche, vantaggi e svantaggi

Il  mercato dei materiali isolanti offre una vasta scelta, che spesso costringe gli addetti ad essere a lungo indecisi sul prodotto da preferire ad un altro. Se si considera che tutti i materiali isolanti presentano dei pregi in relazione alle diverse applicazioni, ne consegue che tali scelte, naturalmente, sono intimamente connesse all’utilizzo che di un determinato materiale si intende fare. Alcuni presentano valori più elevati di conducibilità, altri sono ottenuti da prodotti di origine naturale, altri ancora sono insensibili all’umidità ed all’acqua.

Poiché nella costruzione di un singolo edificio diversi sono i materiali a cui si ricorre, la scelta di uno specifico materiale è condizionata da differenti fattori, come l’uso a cui l’edificio stesso è destinato, quindi il tipo di costruzione che si intende realizzare, non da ultime le preferenze del progettista e del committente. L’innovazione tecnologica svolge un ruolo determinante nello sviluppo dei materiali, soprattutto perché si possono ottenere valori di conduttività termica estremamente prestanti con ridottissimi spessori.

Tra questi materiali ci sono i Vip – Vacuum Insulation Panels (pannelli isolanti sotto vuoto), il cui principio di base è analogo ai thermos:  le capacità termoisolanti di un materiale possono essere incrementate in modo sensibile sostituendo l’aria ferma racchiusa fra i pori e creando un sottovuoto. Anche se poco diffusi per i costi elevati, sono i materiali più performanti sulla scena attuale. In effetti, grazie al sottovuoto che si crea, questi pannelli possono raggiungere valori di conduttività termica molto bassi, addirittura circa 7≈10 volte migliori rispetto ad un normale materiale termoisolante (Conduttività termica λ:  0,0045  ≈  0,0080  W/mK). Le proprietà termiche di tali pannelli isolanti sottovuoto derivano dall’impiego di gas rarefatti: un involucro ermetico in alluminio racchiude e sigilla una schiuma di acido silicico, priva di aria.

 

Molto innovativi sono anche gli isolanti sottili multiriflettenti, complessi tecnici multistrato costituiti dall’assemblaggio di film riflettenti metallici alternati con strati di separazione (ovatta, schiuma, lana di pecora). Dal punto di vista termico, la loro principale caratteristica è la capacità di limitare il trasferimento di energia, in primo luogo per irraggiamento, ma poi anche per convezione, conduzione e cambio di stato.

Gli isolanti multiriflettenti, progettati scientificamente e messi a punto in laboratorio, sono il frutto della combinazione di numerose componenti, come le proprietà intrinseche di ognuno di essi e il posizionamento degli stessi in funzione della resa termica e dell’applicazione (coperture, sottotetti, muri e pavimenti).

Un’altra possibilità consiste nell’utilizzo di isolanti nano tecnologici a base di aerogel e diverse sono le aziende che si sono dedicate allo sviluppo e all’ampliamento di tali soluzioni applicative in ambito edilizio.

I pannelli che ricorrono a questo tipo di tecnologia nascono con l’intento di velocizzare e semplificare le fasi iniziali di preparazione del materiale isolante prima della posa sulla struttura edilizia. In tal modo la parte più impegnativa dell’installazione, ossia la preparazione del materiale di posa, viene eliminata drasticamente mediante un prodotto già prefinito e pronto per l’utilizzo.

Ne consegue che l’applicazione di pannelli isolanti a base di aerogel in campo edilizio risulta facilitata e garantisce diversi vantaggi rispetto alle tradizionali tipologie di isolanti termici, in particolare nella riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare esistente, soprattutto nel caso di edifici che sorgono in centri storici o sottoposti a tutela dei beni culturali, dove non è sempre possibile intervenire con un sistema di isolamento termico sull’esterno.
Infine va ricordato che, prima della scelta di qualsiasi materiale isolante, l’utilizzatore deve avvalersi di prodotti con effettive prestazioni dichiarate e certificate, così come previsto dalla normativa di riferimento.

28/06/2012

Fonte:

http://www.tekneco.it

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